07 Ottobre 2014
Giunti ormai a ridosso del 25 aprile, giorno fissato per la conclusione dell'accordo di vendita della divisione mobile di Nokia a Microsoft, vengono chiariti ulteriormente i contorni dell'articolata vicenda iniziata a settembre 2013. Nokia e Microsoft avevano inizialmente pattuito che tra gli stabilimenti produttivi precedentemente gestiti da Nokia e destinati al trasferimento a Microsoft sarebbe rientrato anche quello indiano di Chennai, uno dei principali stabilimenti per la produzione di dispositivi mobili detenuto dalla casa finlandese a livello mondiale. Ad alterare il progetto originale è intervenuta la lunga ed ancora irrisolta controversia tra Nokia India, il fisco e le autorità giudiziare indiane: il primo ha accertato il reato di evasione fiscale a carico di Nokia India, il secondo ha sottoposto il provvedimento di dissequestro dello stabilimento di Chennai all'obbligo di versamento di ingenti somme di denaro a titolo di garanzia per il pagamento delle sanzioni fiscali.
In più occasioni sia Nokia, sia Microsoft hanno ribadito che le vicende dello stabilimento indiano di Chennai non avrebbero condizionato la conclusione dell'accordo e così è stato. Nokia India, tramite il portavoce Poonam Kaul, ha confermato che lo stabilimento di Chennai sarà escluso dall'accordo di vendita. Microsoft, quindi, non potrà gestire direttamente lo stabilimento, nè tanto meno, acquisirne la proprietà, almeno sino a quando la vicenda tra Nokia India ed il fisco indiano non sarà definitivamente risolta. L'impossibilità di trasferire la proprietà della fabbrica di Chennai, al tempo stesso, non dovrebbe condizionare eccessivamente lo svolgimento dell'attività di produzione e vendita di cellullari e smartphone che verrà portata avanti in prima persona da Microsoft dopo l'acquisizione della divisione Device & Services di Nokia. Stando a quanto riferito dal portavoce di Nokia India, infatti, la fabbrica continuerà a rimanere attiva e a realizzare prodotti per conto della casa di Redmond, mediante appositi accordi contrattuali.
La nota ufficiale di Nokia India chiarisce senza possibilità di equivoco la vicenda ed allontana, almeno per il momento, qualsiasi ipotesi di vendita della fabbrica a terzi, come era stato ipotizzato dopo la diffusione dei recenti rumor sull'interessamento di HTC all'acquisto dello stabilimento, smentiti dallo stesso produttore taiwanese.
Commenti
Fermi fermi... Nokia è una delle aziende più attente del mondo all'impatto ambientale e cerca in tutti i modi di essere più verde possibile, quindi non facciamo disinformazione, evadere le tasse e inquinare sono cose diverse.
Poi Katniss3_98 inquinare in Cina equivale ad inquinare in Italia, il mondo non è diviso a compartimenti stagni, se inquini da una parte, lo pagano tutti.
Microzozz, l'azienda che rovina le aziende
...e allora?
Avrei potuto capire: "Nokia non trasferisce la "fabbrica Italiana"..." (chd naturalementr non esiste).
Ma non capisco cosa possa interessare agli utenti tale notizia... fossero tutti dottori... ma per la maggiore sta completandongli studi per il diploma della scuola superiore...
L'inquinamento non ha confini
Meglio, così inquinano di là e noi compriamo senza conseguenze
infatti! e non è che in questi paesi non ci siano leggi a riguardo ... ce ne sono molte meno, ma ce ne sono comunque ... ma le multinazionali riescono comunque a corrompere
Sottopagando gli operai? Sfruttandoli? Usando sistemi di sicurezza antiquati ed obsoleti? Inquinando tutto e tutti?
e secondo te come risparmiano?
italiana così escon fuori il giorno stesso :D nessuno parla dei milioni che si fa google in italia con la pubblicità e non viene tassata non essendo una società avente sede legale qui e partita iva
Bisogna vedere come stanno effettivamente le cose.
Ti ricordo che la giustizia indiana è la stessa che sta gestendo in modo assurdo la vicenda dei Marò.
cioè dopo che stanno in india per risparmiare c'hanno pure il coraggio di evadere le tasse?!?la galera a sta gente